
Loreto tra tradizione, leggenda e... Sacre Scritture
SANTUARIO AL CENTRO DELLE MARCHE.
Sono giorni difficili, questi. Ognuno li vive come può: chiuso in casa a macinare tg e speciali ansiogeni, o trascinandosi al lavoro con la paura sempre addosso come una coperta pesante. È nel corso di uno di questi tg che ho visto le immagini delle piazze italiane: vuote, immobili e silenziose tanto da ricordare le piazze metafisiche della pittura di Giorgio de Chirico. Ma più delle altre la piazza della Madonna di Loreto richiama la mia attenzione, perché se tutte le piazze italiane dovevano essere affollate, quella di Loreto lo doveva essere ancora di più. Ricorre, infatti, il centesimo anniversario della Proclamazione – avvenuta il 24 marzo del 1920 - della Beata Vergine quale patrona universale dell’Aeronautica e di tutti gli aviatori. Si dà il fatto che in questa occasione era previsto un pellegrinaggio che il coronavirus ha però fatto rimandare.
Vedendo quelle immagini il mio pensiero torna all’ 8 dicembre 2019 quando mi trovavo a Loreto per assistere all’inaugurazione dell’Anno Santo.
La visita della Santa Casa di Maria all’interno della Basilica è per me sempre carica di emozioni essendo un luogo di grande suggestione, ma ora voglio raccontare qualcosa di nuovo.
A meno che non siete di Loreto o dintorni, vi sfido a rispondere a questa domanda: sapete cosa sono i Fuochi della Venuta? Vi do un aiutino: si tratta di una tradizione antichissima, o meglio di qualcosa dal sapore profondamente religioso che ha a che fare con la Santa Casa di Maria.
La notte del 9 dicembre, nelle campagne intorno a Loreto si accendono fuochi e falò e tutte le campane delle parrocchie suonano a festa, mentre in Piazza della Madonna si tiene la veglia di preghiera. Il momento culminante è alle 3 di notte. Secondo la leggenda questa è l’ora, infatti, in cui nella notte tra il 9 e 10 dicembre 1294 la Santa Casa di Nazaret fu trasportata dagli angeli a Loreto: la luce dei falò guidava il loro cammino fino al colle dove oggi ancora si trova.
E’, quindi, usanza comune a quest’ora mettere fuori dalle finestre lumi accesi in ricordo della “venuta”, mentre nei “fogarò” o “fogaroni” gli uomini accendono fuochi pirotecnici, con le donne intente ad offrire ai presenti vino e carne alla griglia, recitando il Santo Rosario e cantando le litanie lauretane.
Sono queste le immagini che mi accompagnano quando penso a Loreto: i bagliori diffusi nella campagne che creano un’atmosfera mistica, ma anche di sapore antico, di quando le campagne venivano illuminate solo dal chiarore della luna, dalle lanterne e da qualche falò.
E per quanto riguarda il trasporto della Santa Casa, vi consiglio di leggervi le due versioni, quella più mistica con gli Angeli come protagonisti e quella più realistica con uomini e navi, e scegliete quella che più risponde alla vostra indole. La conclusione è che comunque la Casa di Maria si trova dentro la basilica, lo confermano gli storici, e alla fine di questo periodo, che avrà una fine, vedrà sicuramente la visita di molti di noi.
Palazzo Rotati
Tel. +39 0721/803802
Cell. 3288444393
E-mail: info@palazzorotati.com
Vedendo quelle immagini il mio pensiero torna all’ 8 dicembre 2019 quando mi trovavo a Loreto per assistere all’inaugurazione dell’Anno Santo.
La visita della Santa Casa di Maria all’interno della Basilica è per me sempre carica di emozioni essendo un luogo di grande suggestione, ma ora voglio raccontare qualcosa di nuovo.
A meno che non siete di Loreto o dintorni, vi sfido a rispondere a questa domanda: sapete cosa sono i Fuochi della Venuta? Vi do un aiutino: si tratta di una tradizione antichissima, o meglio di qualcosa dal sapore profondamente religioso che ha a che fare con la Santa Casa di Maria.
La notte del 9 dicembre, nelle campagne intorno a Loreto si accendono fuochi e falò e tutte le campane delle parrocchie suonano a festa, mentre in Piazza della Madonna si tiene la veglia di preghiera. Il momento culminante è alle 3 di notte. Secondo la leggenda questa è l’ora, infatti, in cui nella notte tra il 9 e 10 dicembre 1294 la Santa Casa di Nazaret fu trasportata dagli angeli a Loreto: la luce dei falò guidava il loro cammino fino al colle dove oggi ancora si trova.
E’, quindi, usanza comune a quest’ora mettere fuori dalle finestre lumi accesi in ricordo della “venuta”, mentre nei “fogarò” o “fogaroni” gli uomini accendono fuochi pirotecnici, con le donne intente ad offrire ai presenti vino e carne alla griglia, recitando il Santo Rosario e cantando le litanie lauretane.
Sono queste le immagini che mi accompagnano quando penso a Loreto: i bagliori diffusi nella campagne che creano un’atmosfera mistica, ma anche di sapore antico, di quando le campagne venivano illuminate solo dal chiarore della luna, dalle lanterne e da qualche falò.
E per quanto riguarda il trasporto della Santa Casa, vi consiglio di leggervi le due versioni, quella più mistica con gli Angeli come protagonisti e quella più realistica con uomini e navi, e scegliete quella che più risponde alla vostra indole. La conclusione è che comunque la Casa di Maria si trova dentro la basilica, lo confermano gli storici, e alla fine di questo periodo, che avrà una fine, vedrà sicuramente la visita di molti di noi.
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